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L’antica Sparta è una delle città più famose della Grecia classica. La società spartana era nota per i suoi guerrieri altamente qualificati, gli amministratori elitari e il suo rispetto per lo stoicismo, le persone oggi guardano ancora agli spartani come cittadini modello in un’antica società idealista.
Tuttavia, come spesso accade, molte delle percezioni che abbiamo della Sparta classica si basano su storie eccessivamente glorificate ed esagerate. Ma era ancora una parte importante del mondo antico che vale la pena studiare e comprendere.
Tuttavia, mentre la città stato di Sparta era un attore significativo sia in Grecia che nel resto del mondo antico a partire dalla metà del VII secolo a.C., la storia di Sparta finisce bruscamente. Lo stress sulla popolazione derivante dai severi requisiti di cittadinanza e dall’eccessiva dipendenza dal lavoro degli schiavi, combinato con la pressione di altre potenze nel mondo greco, si rivelò eccessivo per gli spartani.
E sebbene la città non sia mai caduta a causa di un invasore straniero, era un guscio di se stessa quando i romani entrarono in scena nel II secolo a.C. Ancora oggi è abitata, ma la città greca di Sparta non ha mai riacquistato il suo antico splendore.
Fortunatamente per noi, i Greci iniziarono a usare una lingua comune nell’VIII secolo a.C., e questo ci ha fornito una serie di fonti primarie che possiamo utilizzare per scoprire l’antica storia della città di Sparta.
Per aiutarti a capire di più sulla storia di Sparta, abbiamo utilizzato alcune di queste fonti primarie, insieme a una raccolta di importanti fonti secondarie, per ricostruire la storia di Sparta dalla sua fondazione fino alla sua caduta.
La cultura greca, nonostante la conformazione geografica del continente favorisse l’insorgere di molteplici unità politiche a sé stanti (le poleis), fu un fenomeno omogeneo, che interessò tutte le genti elleniche, accomunate dalla stessa lingua; attribuiva molta importanza alla conoscenza e alla ricerca della verità: per i greci avvicinarsi alla verità significava avvicinarsi alla divinità, pertanto attribuivano un carattere quasi religioso alla conoscenza e alle scienze; in questo contesto gli antichi greci avevano intuito l’importanza della matematica nella ricerca di una conoscenza più vicina alla verità e questo spiegherebbe come la civiltà greca sia riuscita, nel giro di pochi secoli e con una popolazione limitata in numero, a raggiungere notevoli traguardi nella filosofia, nella matematica e nelle scienze.
La Laconia (in greco antico: Λακωνία, Lakonía) è una regione storica dell’antica Grecia, parzialmente coincidente con l’attuale omonima unità periferica. Capoluogo della Laconia eraSparta, che si ritiene sia stata rifondata nel 1100 a.C., dalle tre tribù doriche,Illei,PanfilieDimani, dopo la discesa deiDorinel Peloponneso. Precedentemente era un insediamento arcaico acheo. La città diSpartafu fondata nel 900 a.C. dalsinecismodi quattro villaggi: Limne, Pitane, Mesoa eCinosura(inizialmente anche Amicle). Sorse sui resti di Lacedemone, un’antica città abitata dagliIloti, divenuti in seguito la classe sociale meno agiata del mondo spartano. Tra l’VIII e il VII secolo a.C. Sparta comincia ad espandersi e conquista laMessenia; si allarga anche verso laCinuria, pianura eternamente contesa traSpartaeArgo, motivo della loro inimicizia. Nel 700 a.C. si poneLicurgo, mitico legislatore spartano che dà per primo una costituzione allapolis.
In questa regione ebbe sviluppo il dialetto dorico, che fu il più diffuso in tutto il mondo greco. Questa lingua presenta alcune differenze ortografiche rispetto al dialetto attico, meno diffuso ma ritenuto più forbito.
Una parte di essa, la Maina fu una regione politicamente autonoma, persino sotto l’Impero Ottomano, continuando la cultura politico-militare dell’ antica Sparta.
Taras nella sua storia ha ripetutamente collaborato e intrattenuto rapporti commerciali e militari con la madre Sparta. Numerosi storici riportano di eventi che vedono i guerrieri spartani, dediti alla guerra, al fianco della cavalleria Tarantina sia contro i lucani, che contro gli Iapigi che contro lo stesso impero romano. Si narra che addirittura un re di Sparta, Archidamo III diede la propria vita per difendere la città di Taras e la sua morte viene ricordata come giusta ed eroica. Taras invece non tese mai la mano ad Atene al punto che negò nel 415 a.C. l’attracco al porto delle navi ateniesi durante la spedizione ateniese verso la Sicilia. Il simbolo della città di Taras fu lo scorpione, voluto dal fondatore Falanto. Tuttavia, a seguito della sua morte, in senso di ringraziamento al guerriero che fondò Taras, i cittadini decisero di coniare monete con la famosa effigie di Falanto che vittorioso cavalca il delfino. Lo stemma presente sullo statere è oggi il simbolo della città.
Da quanto riportato dalle fonti storiche, Taras (odierna Taranto) è stata l’unica città fondata da Sparta e ciò avvenne nel 706 a.C. Eusebio di Cesarea riferisce che gli spartani navigarono verso il meridione d’Italia in cerca di nuove terre da conquistare per espandere i propri confini commerciali e territoriali. Gli spartani dunque guidati da Falanto sbarcarono nel porto naturale di Saturo già occupato dagli Iapigi e ne fecero razzìa. Dopo essersi insediati viaggiarono verso l’interno alla ricerca di una localizzazione militarmente più difendibile e al contempo più compatibile con le necessità del popolo. Giunsero dunque nella zona di terre situata tra i due seni del mar grande e mar piccolo e ivi edificarono la Polis TARAS secondo i criteri greco classici (Akropolis, agorà e necropolis). Taras conobbe il periodo di massimo splendore sotto la guida di Archita, conìo una propria moneta e si garantì un’egemonia indiscussa per l’intero periodo magno-greco.
Gli Spartani che parteciparono alla fondazione di Taranto (data tradizionale: 706 a.C.) o, se la città già esisteva, vi si trasferirono in quel tempo dalla Laconia. Gli antichi davano varie e contrastanti spiegazioni del termine (gr. παρθενίαι «figli di vergini»): forse erano figli nati dal connubio illegittimo di spartiati con donne appartenenti alla classe degli iloti che, non avendo diritti politici in patria, preferirono trasferirsi altrove.
IL MONDO DELL' ASSOCIAZIONISMO CHE CONDIVIDE L'INIZIATIVA
Sono numerose le Associazioni che si sono identificate con la narrazione greco/spartana e che operano da anni in varie discipline sportive e non solo. Questo è un elenco provvisorio. che cercheremo di coinvolgere perchè racconta iniziative molto apprezzate e seguite.